Luisa- di CRESPO Alice



Donne picchiate, calpestate da uomini lunatici, violenti che vogliono proteggere il loro piccolo fiore e in un momento di collera lo calpesta. Ogni giorno si sentono storie di donne forti, pronte a raccontare e a denunciare ciò che accade nella loro piccola vita. Io vi voglio raccontare la storia di Luisa, un’amica di mia madre, l’ho conosciuta poco più di un mese fa, ma la sua storia mi ha toccato molto. Luisa si sposò molto giovane con uomo frequentato da poco tempo, Luigi che si dimostra gentile, lavoratore, responsabile ed era ammirato da tutti nel piccolo paese. I primi anni del matrimonio furono sereni per la coppia, la quale giostrava il proprio tempo tra pannolini e lavoro: avevano già avuto due bambini. Visti gli alti costi della vita, Luigi cercò un nuovo lavoro, inoltre, fece numerose amicizie con molti uomini d’affari. Con il passare del tempo, egli uscì sempre più spesso con i suoi amici. Dopo poco più di un mese, usciva ogni sera con i suoi amici al bar, nonostante il lavoro e la vita quotidiana impegnativa. Quando beveva, egli era un'altra persona: era irascibile, funesta e poco cordiale. Tornando a casa, distruggeva qualsiasi cosa e si sentiva forte come un leone, pronto ad affrontare chiunque. Luisa lo affrontava sempre senza paura, lo amava e aveva ancora fiducia in lui, era consapevole che quel suo lato era comandato dal vino. Passarono diversi anni, i bimbi cresciuti, iniziarono ad andare a scuola e i costi della loro vita aumentavano, poco dopo Luisa rimase incinta. Alla scoperta della notizia, Luigi era preoccupato, ma felice e speranzoso che fosse un maschietto. Da quel momento, egli lavorò con impegno, attenzione, aiutò i vicini e smise di andare al bar con gli amici. Divenne una persona migliore, egli era l’uomo che aveva sposato Luisa, lei capì che quella era solo una fase e il vero problema erano i suoi nuovi “amici”. Loro erano degli opportunisti uomini d’affari, pronti a divorare la vita degli altri e a divertirsi raccontando storie false con ipotesi affrettate. Al lavoro, i suoi nuovi amici iniziarono a fargli battutine, dicendogli che era stato tradito, che sua moglie s’incontrava con altri e che quella bimba non era sua, a quelle parole, Luigi provò indifferenza. La sera, però decise di andare al bar, per parlarne con loro e per chiedere a loro l’impressione nei confronti della moglie. Loro lo convinsero del tradimento di Luisa con l’aiuto del vino. Arrivando a casa s’infuriò, iniziò a maltrattare la moglie e svegliò i figli, che vedendo la madre in difficoltà accorsero ad aiutarla, ma lei li cacciò per paura che il marito li facesse del male, anche se loro non capirono se ne andarono addolorati di fronte a quella scena. Da quella sera, la situazione peggiorò dalle parole passò alle mani, la picchiava ogni giorno, sia da sobrio sia da ubriaco. Luisa si ritrovò con diversi lividi sul corpo, ma non ne parlò con nessuno, perché era sempre sola in casa, aveva solo una sorella, però era sempre impegnata con il lavoro. Sua sorella, Giorgia, non aveva figli né marito e, inoltre, aveva un lavoro ben retribuito, era completamente indipendente a differenza della sorella che era costretta a rimanere a casa con il marito violento, poiché non aveva alcuna esperienza lavorativa, due bimbi piccoli ed era in attesa del terzo. Quando arrivò il giorno del parto, Luigi credeva ancora che quel bimbo non fosse suo, quell’idea lo stava possedendo. Di conseguenza egli si arrabbiò molto con sua moglie, nonostante le diverse doglie e il dolore chiaro che la donna stava provando, egli continuò a ripetere che quello non era suo e la colpì diverse volte senza alcuna pietà. Mentre era sdraiata sul pavimento, colpita dal dolore, Luigi uscì da casa con indifferenza. Luisa, velocemente, riuscì a chiamare la sorella per accompagnarla all’ospedale, il viaggio fu lungo e doloroso per entrambe, arrivate all’ospedale, Luisa fu soccorsa immediatamente e poco dopo la bimba nacque, era sana e perfetta, nonostante le varie lesioni che aveva subito. Vedendo quei lividi, sua sorella si preoccupò e le chiese angosciata cosa fosse accaduto, Luisa, allora, le raccontò la verità e lei non volle credere alle parole della sorella, era una storia troppo irreale e violenta per essere vera. Giorgia le consigliò di andarsene, che era ora di abbandonarlo e che lei l’avrebbe aiutata in qualunque maniera anche con bimbi. Luisa aveva pensato molte volte alla possibilità di scappare, fuggire da quell’uomo che l’aveva ricavato tanto dolore, era un suo sogno. Luisa, però, non aveva alcuna intenzione di recare tanto disturbo alla sorella, lei era ancora innamorata di suo marito, pensava che potesse cambiare, in realtà era impossibile, ma lei non ci voleva credere. Luisa tornò a casa dopo pochi giorni, il marito non si era fatto vedere, probabilmente era stato a casa con i bambini, lei pensò. Quando entrò dalla porta di casa con quella creatura, il marito le lanciò uno sguardo di disappunto, mentre i bambini accorsero a vedere la nuova bambina. Benché la piccola assomigliasse molto al marito, egli aveva ancora molti dubbi e ricominciò a picchiare la moglie. Giorgia era sempre più presente a casa di Luisa per dissuaderla dalla sua idea riguardo il marito, questo dava molto fastidio a Luigi, il controllo più frequente della sorella, lo preoccupava. Un giorno, Luigi, arrabbiato per le voci che si stavano diffondendo in ufficio a riguardo di sua moglie e la sua nuova vita sessuale movimentata la definivano i suoi “amici”, entrò in casa sbattendo la porta e iniziò ad attaccare sia Luisa sia i figli, davanti a quella scena, lei reagì e si ribellò, iniziò un’accesa discussione, la quale finì con la fuga della moglie con i figli. Luisa, vedendo quella scena, capì che il marito non sarebbe mai cambiato, lei ama i suoi figli e farebbe qualunque cosa per proteggerli. Luisa andò immediatamente dalla sorella e le raccontò l’avvenuto, Giorgia era felice della sua decisione e riuscì, inoltre, a convincere la sorella a denunciare il marito per le violenze che aveva subìto durante la gravidanza e dopo. Luisa era una cosiddetta “cattiva ragazza” che riuscì a combattere le violenze del marito, capendo la sua reale natura. Luisa, inizialmente, era incapace di combattere contro una violenza troppo grande per le sue forze, ma riuscì a sconfiggere la sua più grande paura con l’aiuto della sorella. Oggi, Luisa è completamente indipendente e ama se stessa per ciò che ha fatto.


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