Quando si parla di violenza, si pensa a solo quella
fisica. ma oltre a questa esiste quella psicologica, ed entrambe fanno male, la
prima principalmente fisicamente e la seconda mentalmente.
Elisa ha venticinque anni, appena andata via dalla
sua città natale Pisa, da un matrimonio difficile, in cui il marito la
picchiava e la faceva sentire sempre inferiore. Dopo il divorzio decide di
andare in una città più piccola dove sperava di trovar finalmente la felicitÃ
che le aspettava. All’inizio sembrava, aveva trovato lavoro in una scuola
primaria, tutti i suoi colleghi le avevano dato un buon arrivo e l’apprezzavano
molto, soprattutto un suo collega di trenta anni di nome Alberto. Infatti inizia
a chiederle di uscire, ma lei dopo il suo matrimonio difficile che aveva appena
terminato le rispondeva di no in modo gentile. Dopo vari tentavi lui si stufò e
iniziò a tormentarla, insistendo nelle proposte oppure con certe scuse per la
scuola si presentava a casa sua. Più si andava avanti con il tempo più le cose
peggioravano, infatti lui iniziò a seguirla ovunque e lei non sapeva più cosa
fare. Era sicura di una cosa, cioè che lei aveva sempre più paura, tanto da
arrivare al punto di raccontare tutto a una sua collega Alice, ormai diventata
una sua amica, la collega avendo come marito un straordinario poliziotto, le
disse subito di dirlo ai carabinieri che ce la avrebbero fatta a imprigionarlo,
ma lei disse di no credendo di farcela e superare tutto ciò da sola. Proprio quella notte gli incubi arrivarono e
aveva sempre più paura. Il mattino dopo si sentiva che qualcuno la osservasse e
aveva proprio ragione, infatti Alberto le si avvicinò, ma lei riuscì a
difendersi e scappò. Il giorno dopo decise di andare dall’amica e le riferì
cosa l’era successo il giorno scorso, ma non sapeva che nella stanza di fianco
c’era il marito di Alice e sentì tutto allora entrò nella stanza in cui c’erano
le due donne e iniziò a farle delle domande, dopo tanto tempo in cui il poliziotto
insisteva di denunciarlo, ci riuscì. Il mattino seguente Elisa con il marito
dell’amica arrivarono in procura, dopo la denuncia, finalmente Elisa era
libera, poiché Alberto doveva starle distante perché se no andava in carcere.
Dopo tutti questi mesi terribili, Elisa poteva
ricominciare per la seconda volta la propria vita, sapendo che appena aveva
bisogno di qualcosa aveva degli amici che erano lì per aiutarla.
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