Regina- di ALFREDO MARIO Alaidina



Regina è una ragazza che vive nel villaggio di Murimo. Quando aveva 7 anni i suoi genitori morirono vittime dell’AIDS e lei, le sue due sorelline e un fratello andarono a vivere con i nonni.
All’età di otto anni si iscrisse alla prima classe della scuola primaria dove otteneva buoni voti. Quando era nelle classe terza, a soli dodici anni i nonni le procurarono un marito.

Nonna Lucia: "Regina!".
Regina: "Nonna?".
Nonna Lucia: "Già sei grande e devi sposarti con il signor Josè, è molto bravo nei lavori dei campi ed è molto forte. Ci aiuterà molto nel nostro campetto e così avremo del cibo".
Regina: "Ma nonna, sono ancora una bambina!"
Nonna Lucia: "Una bambina? ( molto arrabbiata)".
Regina: "Sì, nonna!!! E poi sto ancora studiando".
Nonna Lucia: "Studiare? Tu non sei più una bambina. Studiare che cosa? Io mi sono sposata quando ero ancora più piccola di te. Questa mania di studiare che c’è adesso… ai miei tempi non c’era questa storia della scuola".
Regina (molto triste): "Nonna!!! IO voglio studiare e diventare come la mia insegnante Alice".
Nonna Lucia: "Diventare insegnante?? Tu hai mai visto qualcuno della nostra famiglia fare l’insegnante? Si può forse mangiare la scuola? La scuola… di che cosa?? Tuo nonno non vuole sentire queste storie. Abbiamo dei campi da tenere puliti dalle erbe infestanti e vogliamo un uomo che ci aiuti".
Regina: "Nonna, io non mi voglio sposare ora!".
Nonna Lucia: "Che cosa? Tuo nonno è stufo di darti da mangiare. E poi chi nutrirà i tuoi fratellini?".
Regina: "Nonna, per favore!".
Nonna Lucia: "Non voglio più sentire storie. Ãˆ meglio che ti sposi".

I nonni tornano dai campi e Regina da scuola

Nonna Lucia: "Papà Muganiua, questa Regina… mi sono stancata di parlare con lei. Ogni volta che le parlo di matrimonio, lei comincia a parlare di scuola, scuola, sempre scuola".
Sr Muganiua: "Cosa? Scuola? Che cosa è la scuola? Si è mai mangiata la scuola? Ha mai vestito qualcuno la scuola? Tua madre è morta e tu devi sposarti per allargare la famiglia".

La nonna sveglia Regina

Nonna Lucia: "Su Regina, Regina, Reginaaaaaa!".
Regina: "Nonna?".
Nonno Muganiua: "Cosa è che tu vuoi? Io non voglio sentir parlare di scuola. Domani viene Josè per sposarti. Mi serve quell'uomo per preparare un nuovo campo da coltivare
qui".

Il giorno successivo, Regina lascia la scuola, si sposa con Josè e va a vivere con i tre fratelli.
Attività della famiglia: le due sorelline di Regina vanno al pozzo a prendere l’acqua, lavano i piatti, macinano la farina, cucinano e si curano della famiglia con la loro sorella maggiore. Il fratello, invece, va a scuola, va a spasso e gioca a football con gli amici.
A 12 anni Regina rimane incinta, dopo 7 mesi nasce un bambino prematuro, che sta sempre male, per cui decidono di portarlo in ospedale.

All’ospedale
Durante una visita Regina, che non è istruita, non riesce a capire bene quello che il medico le dice di fare.
Il medico prescrive alcune compresse e uno sciroppo per il piccolo di Regina. Spiega gli orari e le dosi dei medicinali da assumere.
Arrivati a casa, Regina non ricorda le spiegazioni del medico, somministra i medicinali in dosi e tempi sbagliati.
Un mese più tardi il figlio di Regina muore, vittima di una anemia trascurata.
Regina rimane nuovamente incinta.
Si forma un gruppo scolastico per i diritti delle ragazze.

Sempre più donne muoiono ogni secondo, minuto, ora, giorno, mese, anno.
Nel mondo ogni secondo che passa più di 40 donne muoiono durante o per le conseguenze del parto.
Sempre più bambini muoiono ogni secondo, minuto, ora, giorno, mese, anno.
Molte di queste morti sono provocate dalla povertà e dal fatto che molte donne non sanno leggere e scrivere.
Tutto questo non permette loro di trovarsi un lavoro, di prendersi cura della salute e dell’educazione dei propri figli.
Cosa dobbiamo fare?
Tutte le ragazze hanno il diritto a studiare.
Tutte le ragazze hanno il diritto di prendere una decisione.
Tutte le ragazze hanno il diritto di scegliere.
Padri, madri, zii, nonni!
Lasciate che noi ragazze studiamo.
Per favore, aiutateci!
E dite NO al matrimonio prematuro.


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