Hazel- di BARILE Vanessa


Ricordo quell’anno, ero in terza media quando la mia amica Hazel mi raccontò la sua storia. Probabilmente ero l’unica che ne era a conoscenza e per me, lei, era come un libro aperto ai miei occhi.

Era sempre allegra a scuola, aveva quel sorriso che ti sapeva tirar su di morale e penso che sia la stessa cosa ancora ora. Ma quel giorno fu diverso, il sorriso non era più presente sul suo volto, ma venne sostituito da quella espressione che fu difficile da dimenticare. Il suo futuro era ormai stato segnato dai suoi genitori ed è in questi momenti che capisci quanto possa essere crudele la vita. 

Arrivava a scuola con dei lividi che solo io vedevo, lividi che non era visibili alle persone che non sapevano cosa le veniva fatto, lividi che non era presenti sul suo corpo, ma nella sua mente. 

I suoi genitori le avevano tolto la libertà di scelta, passava i giorni rinchiusi in casa perché la sua cultura le impediva di uscire anche solo con un’amica. 

Arrivò ben presto il giorno in cui avrebbe dovuto scegliere il suo futuro: la scelta della scuola. Se la libertà di uscire o di vestirsi come le piaceva non le era concessa, figuriamoci la scelta di una scuola che l’avrebbe portata a fare ciò che desiderava. Ne parlavamo molto, lei voleva diventare una parrucchiera, non le piaceva studiare quindi quell’istituto sarebbe stato il migliore, ma i suoi genitori non erano d’accordo e le venne assegnata n’altra scuola. Non poteva fiatare o altrimenti i lividi questa volta diventavano visibile a tutti.

Siamo uscite insieme qualche volta soltanto, lei diceva ai suoi genitori che veniva a studiare a casa mia, ma in realtà uscivamo per essere libere, cosa che lei desiderava molto. 

Hazel è una ragazza meravigliosa, continua ad avere quel sorriso fantastico e quella voglia di vivere che dovrebbero avere tutti. Continua a combattere per la sua libertà, ma probabilmente senza alcun risultato. 

Fra qualche anno le verrà assegnato un marito che forse non le piacerà, ma cercherà di dargli tutto l’amore possibile perché lei dopotutto ama i suoi genitori e quel sorriso sarà sempre presente su quel piccolo volto che mai dimenticherò.

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