EMILIE di Vanessa Martellotto


                                                                          




Emilie era una ragazzina di circa 16 anni che si era trasferita nella città di Genova insieme ai suoi genitori: poco tempo prima la ragazza viveva in un piccolo paesino di montagna, neanche lontanamente paragonabile alla cittadina genovese. La famiglia di Emilie si era trasferita poiché il padre aveva trovato lavoro in una fabbrica della città. Emilie aveva iniziato a frequentare il liceo ed ogni giorno percorreva il tragitto da casa, che si trovava vicino alla fabbrica del padre, a scuola insieme alla sorella Cecilia, di due anni più grande. Fin dal primo giorno di scuola le sorelle avevano fatto amicizia con molti dei loro nuovi compagni ed Emilie si era unita ad un gruppo di ragazzi un po’ più grandi, che frequentavano anch’essi la scuola. Il gruppo tutti i giorni s’incontrava al porto della città che si trovava poco distante dalla scuola; fra di essi vi era un ragazzo alto, biondo, con gli occhi azzurri di nome Michael, che fin da subito era apparso ad Emilie come un ragazzo un po’ strano, infatti lei aveva sempre cercato di evitarlo.

In un giorno di pioggia, il gruppo aveva deciso di tornare a casa, ma il giovane dopo aver aspettato Emilie che uscisse da scuola, l’aveva convinta ad incontrarsi al solito posto. La ragazzina aveva accettato, anche se era un po’ titubante, poiché non si fidava di quel ragazzo. Mentre i due si dirigevano verso il porto, Michael si era mostrato molto affettuoso e dolce con lei, al contrario di quello che la ragazza aveva sempre pensato. Da una parte Emilie si era ricreduta sul suo conto, ma nonostante questo lei era ancora un po’ diffidente nei suoi confronti a causa della sua prima impressione. Nei giorni seguenti il giovane l’aspettava davanti a scuola con il resto del gruppo per potersi incontrare al porto come d’abitudine. Un giorno però la ragazza presa da un impegno, non era potuta rimanere, ma Michael l’aveva costretta, stringendole con forza il polso e lasciandole un livido. Successivamente la ragazza, preoccupata di quello che le potesse ancora fare il ragazzo, cercava in tutti i modi di evitare gli incontri , perché si era resa conto che la sua idea iniziale era vera.

Nei giorni successivi Michael continuava ad insistere e a minacciarla, finché Emilie aveva deciso di non più andare a scuola per paura di incontrarlo ancora. Era già una settimana che la ragazzina mancava da scuola ed il giovane ogni giorno continuava a contattarla, con chiamate e messaggi e a dirle che quella stretta al polso era stato uno sbaglio e non l’aveva fatto volontariamente… Emilie a quelle chiamate e a quei messaggi non aveva mai riposto, ma aveva capito che lui era diventato davvero possessivo e geloso. La situazione andava avanti da più di due settimane circa, fino a quando Emilie era tornata a scuola. Michael tutti i giorni l’ aspettava davanti alla scuola, come al solito ma ragazzina trovava sempre una scusa per andarsene…

Un giorno però il ragazzo, stufo di queste sue scuse, mentre lei stava tornando a casa, la colse di sorpresa e prima che lei riuscisse a scappare, la violentò. Emilie disperata, era tornata a casa e si era rinchiusa in camera a piangere.. quel giorno era stato il giorno più brutto della sua vita:18 maggio 2014.

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