ANTHEA di Elena Boglione





6 milioni 788 mila le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale,il 31,5% tra i 16 e i 70 anni.Una donna su tre.Questi i dati dell’Istat nel rapporto del 2014.

Tra di loro c’è anche Anthea,46 anni,vittima sin dall’infanzia di abusi in famiglia.A 25 anni conosce il suo futuro marito.E’ il 1995: Anthea è felice,pensa di poter riuscire ad amare ,a ricominciare dopo i maltrattamenti domestici subiti da piccola,si sente finalmente sicura di fianco a un uomo che le infonde fiducia e tranquillità.Crede che il suo amore possa guarirlo dalla sua dipendenza dall’alcol.Dopotutto “sembrava una persona tranquilla,ma era solo apparenza”.Queste le parole di Anthea.

Quattro anni di convivenza e dieci di matrimonio non sono,però,trascorsi come se lo aspettava.Le mani addosso appena sposati e,subito dopo,i pianti di quell’uomo che diceva non sarebbe successo più.E’facile consigliare,suggerire il divorzio,la separazione,ma quando ci si fida di una persona e la si ritiene innocua e incapace di violenza,si sottovalutano questi episodi.Poi sono arrivati i ricatti,la minaccia di torglierle la casa,intestata solo a lui,di lasciarla senza niente.In Ottobre 2008,gli atteggiamenti inspiegabili del marito continuano e raggiungono il limite: sms volgari,insulti verbali,persino uno sputo in faccia.In Aprile 2009 preoccupata per le conseguenze di un simile atteggiamento,Anthea decide di porre fine al matrimonio.L’inizio di un incubo.Nonostante le denunce ai carabinieri per maltrattamenti e violenze su se stessa e i propri animali,la donna non si sente sicura e protetta .A complicare ulteriormente la situazione si aggiungono le difficoltà economiche conseguenti alla chiusura del conto in banca da parte del marito e la sua minaccia di sfratto.Anthea si rivolge quindi all’”Associazione Italiana di Supporto Vittimologico” che la aiuta a trasferirsi in un rifugio con i suoi animali.Malgrado i tentativi di piegarla economicamente, attraverso il congelamento di polizze e conti bancari,e psicologicamente,mediante critiche e affermazioni false su Internet,Anthea ce l’ha fatta,ha sconfitto le sue paure,liberandosi del burattinaio che controllava la sua vita sotto le false sembianze di un uomo.Dal gennaio 2012 è,infatti,in corso un processo di stalking contro di lui.

L’esempio di Anthea è un omaggio alla tenacia e al coraggio di ogni donna,che spesso,in quanto tale,è sottovalutata se non addirittura oltraggiata.La violenza sulle donne altro non è che un atteggiamento volto a cancellare l’identità di ciascuna,a sfregiarne il corpo,ferendole l’anima.L’esssere umano è capace di tutto pur di vedere trionfare la propria persona:in una situazione di malessere personale,infatti,è più facile scegliere il “meglio te che io” piuttosto che l’autoanalisi e la presa di coscienza.L’invito alle donne è,quindi,quello di non lasciar calpestare il proprio carattere nemmeno dall’uomo che promette amore e rispetto.Chi ama non calpesta.Sostiene.L’amore non si promette con un anello.Con i gesti.

“La donna ha un potere singolare formato dalla realtà della forza e dall’apparenza di debolezza”

Victor Hugo.

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